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Crede nei vantaggi economici e ambientali offerti dai biocombustibili come risposta alla transizione green e alla povertà energetica Domenico Brugnoni, presidente di Aiel (Associazione italiana energie agroforestali), nata a Roma nel 2001.
Tra gli obiettivi dell’associazione — composta da circa 500 imprese della filiera legno-energia che, nel suo complesso, produce il 64% del calore rinnovabile in Italia — la promozione della combustione efficiente e sostenibile, ma anche il miglioramento degli standard qualitativi delle tecnologie per la generazione di calore, dei biocombustibili legnosi, delle professionalità del settore. «Le imprese della filiera legno-energia — osserva Brugnoni — sono circa 14 mila, per un fatturato complessivo di oltre 4 miliardi di euro e 72 mila occupati, di cui 43 mila diretti e 29 mila legati all’indotto. L’italia, d’altronde, riveste un ruolo da leader in questo settore visto che circa il 70% delle stufe e dei generatori di calore domestici venduti in Europa sono prodotti completamente nel nostro Paese: dalla progettazione, alla componentistica, fino alla realizzazione dell’apparecchio. Inoltre, il segmento dei produttori di tecnologie è fortemente impegnato nell’innovazione per rispondere a normative sempre più severe sul fronte della qualità dell’aria e alla necessità di sviluppare apparecchi sempre più performanti dal punto di vista ambientale, in grado di abbattere le emissioni inquinanti anche di oltre l’80% rispetto alle tecnologie obsolete e di garantire un’efficienza energetica elevatissima». Per valorizzare al meglio il ruolo delle biomasse legnose nel processo di transizione energetica, però,secondo il presidente di Aiel, c’è ancora tanta strada da fare: «Nonostante rappresentino la principale fonte rinnovabile di energia termica impiegata nel nostro Paese e siano la soluzione più matura e affidabile per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione — conclude Brugnoni — il loro ruolo non è stato adeguatamente valorizzato nel Pniec (Piano Nazionale Integrato per l’energia e il Clima) italiano. Un tema non banale visto che sono la fonte energetica rinnovabile più efficiente per metterea valore gli incentivi pubblici erogati tramite il Conto Termico: a parità di calore rinnovabile prodotto, le tecnologie a biomassa legnosa, infatti, necessitano di meno della metà degli incentivi rispetto alle altre fonti rinnovabili».
Fonte: Economia del Corriere della Sera